Il salario minimo alla prova-realtà
Una misura che deve fare i conti con le specificità territoriali La discussione intorno a quello che viene definito <<salario minimo>> si sta sviluppando secondo… Leggi tutto »Il salario minimo alla prova-realtà
Una misura che deve fare i conti con le specificità territoriali La discussione intorno a quello che viene definito <<salario minimo>> si sta sviluppando secondo… Leggi tutto »Il salario minimo alla prova-realtà
Anche se in questa fase storica rimane tutto molto sottotraccia numerosi dati dimostrano quanto sia critica la situazione economica e, di conseguenza sociale, del nostro… Leggi tutto »Rilanciare le filiere per aiutare la crescita
Nelle scorse settimane la cosiddetta <<protesta delle tende>> ha evidenziato le difficoltà che incontrano gli studenti <<fuori sede>> (ma anche i giovani ricercatori all’inizio del… Leggi tutto »Le tende e la fuga dall’università
Dopo un periodo decisamente lungo, finalmente dalle parti di Bruxelles si torna a parlare delle cosiddette regole di Maastricht.
Le immagini delle oceaniche proteste nelle strade francesi contro la legge voluta dal presidente Emmanuel Macron per innalzare a 64 anni l’età del pensionamento, fanno riflettere sul perché qui da noi l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni non provocò reazioni così virulente, tanto che oggi appare ormai metabolizzato.
Quella insostenibile paura di cambiare
Nel dibattito pubblico che ogni giorno anima il nostro Paese, il confronto su norme o leggi per la sostenibilità (chiamate a coinvolgere aziende, infrastrutture, mobilità, abitazioni…) continua ad essere segnato da sottostima e tendenza a procrastinare.
In questi giorni siamo travolti da polemiche e considerazioni varie in relazione alla decisione del governo di Giorgia Meloni di sospendere l’applicazione di alcune norme collega al cosiddetto superbonus.
Nel nostro Paese temi rilevanti, persino fondamentali da svariati punti di osservazione, appaiono e scompaiono dal dibattito in modo repentino, spesso venendo rappresentati attraverso dati, considerazioni e dibattiti che finiscono, per un verso con l’impedirne la comprensione, per un altro rischiando di associarli ai tanti fronti ritualmente aperti e chiusi, che scandiscono il progressivo decadimento della nostra società.
Tra i temi che con una certa sistematicità occupano le agende della politica e finiscono preda del dibattito mediatico, abbiamo quello legato agli appalti. Già alla fine dell’800 Francesco Crispi nel suo <
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