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Non rassegniamoci all’inevitabile

Le cronache raccontano una realtà pesantissima: una media di tre incidenti mortali sul lavoro al giorno, con una cadenza e una sistematicità che finisce con il rischiare di apparire routine. Solo quando, come nel recente caso del gravissimo incidente alla stazione di Brandizzo, il numero delle vittime o le modalità dell’evento drammatico, colpiscono come un pugno allo stomaco, la notizia occupa per qualche giorno le prime pagine dei giornali e porta a qualche approfondimento da parte degli altri media.

La costanza con la quale questi eventi si ripresentano finisce, purtroppo, con relegarli a notizie quasi <<normali>>, come fossero attesi tributi al lavoro. Così difficilmente emerge la consapevolezza che, in poco meno di 15 anni, siano più di 20.000 i morti sul lavoro nel nostro Paese. Va sottolineato poi come questi eventi drammatici non siano una peculiarità solo italiana tanto che si calcola che, nel mondo, ogni anno perdano la vita sul lavoro più di 2 milioni di persone con punte di incidenti molto alte laddove il livello di attenzione alle tematiche della sicurezza è più basso se non inesistente.

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