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Politica distratta sul “nodo” lavoro

Negli ultimi giorni – con la politica italiana impegnata a discutere sui temi quali la leadership nel mondo grillino, piuttosto che sulla nascita di nuove aggregazioni di <<responsabili>>  per offrire una stampella al governo Conte, o sulla raccolta di firme per sottoporre a referendum la legge che riduce il numero dei parlamentari – il mondo del lavoro ha offerto notizie interessanti che hanno trovato pochi, discordanti, commenti tra chi ha provato ad interpretarli. La premessa suona critica perché oggettivamente non pare che il tema del lavoro sia tra quelli che, oggi come ieri, scaldano realmente i nostri governanti o chi si oppone loro. Il primo spunto ci è stato offerto da Marin Sanna prima ministra finlandese che ha rilanciato l’idea del <<lavorare meno, lavorare tutti>> ipotizzando, a parità di remunerazione, di portare le settimane lavorative a 4 giorni con un impegno quotidiano di sei ore. La proposta fa riferimento ad alcune iniziative già in avanzata fase di sperimentazione in Europa e, in modo più strutturato, da più di un anno in Giappone targate Toyota e Microsoft.

Fonte: Giornale di Brescia / Photo by Marten Bjork on Unsplash
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