Il nuovo governo è alle prese con una difficile manovra che segnerà il percorso del nostro Paese per i prossimi mesi che dovrà, in qualche modo caratterizzare anche quello della nuova maggioranza. Il quadro macro-microeconomico è molto complesso e numerosi sono i vincoli che i ministri devono essere in grado di rispettare. Allo stesso tempo appare evidente come operare in discontinuità stia suggerendo ai quattro soggetti politici di incamminarsi su strade esplicitamente diverse da quelle seguite nel recente passato.
Tra il dire e il fare, come sempre, abbiamo il confronto con la realtà che andrebbe resa evidente sia per evitare salti nel buio un po’ demagogici, sia per permetterci di giudicare <<oggettivamente>> le proposte che vengono o verranno avanzate. Portando ad estrema sintesi il discorso siamo di fronte al <<solito>> confronto tra ipotesi di lavoro e la dura realtà che deriva dal rapporto tra fonti e impieghi. Sul fronte uscite rimane sempre in sottofondo quello che potrebbe essere il vero elemento <<sparigliante>> per il futuro, ossia la volontà di realizzare interventi strutturali in grado di ridurre realmente gli sprechi.