Assistiamo ormai con scadenza bisettimanale a baruffe tra i due vice premier che usano i media per cercare di posizionarsi in vista delle prossime elezioni europee.
Il rituale ormai risulta scontato con, a turno, uno dei due politici che se ne esce con una proposta e il socio che la respinge con l’unica variante legata a chi tra i due evoca il mitico <<contratto>> come riferimento pro o contro il cambiamento ipotizzato.
Il confronto mediatico spazia da temi ad alto contenuto sociale come le norme sulla famiglia o sulla violenza alle donne ad altri molto più collegati al fronte economico.